Internet, Deep Web e Dark Web: da tempo ne sentiamo parlare. Ma cosa significano e cosa contengono esattamente?
Rifacciamoci alla immagine sottostante:
Nel datteglio:
Internet 👉 è la parte che tutti usano per navigare il web: leggere news, andare sui social network, effettuare acquisti online, ecc…
Deep Web 👉 è un subset di Internet che non è indicizzato dai maggiori motori di ricerca. Questo significa che per arrivarci è necessario conoscere l’indirizzo esatto. Il Deep Web esiste per il semplice fatto che Internet è troppo grande perché sia tutto indicizzato dai motori di ricerca.
Dark Web 👉 noto anche come Darknet, è un sottoinsieme del Deep Web che non solo non è indicizzato, ma che richiede anche sotware particolare per accedervi, ad esempio specifici browser o autorizzazioni. Il Dark Web è spesso associato ad attività criminali di vario genere: dalla vendita e acquisto di droghe, pornografia, azzardo, ecc…
Non tutto il Dark Web (o a volte anche il Deep Web) contiene risorse illecite, immorali o illegali. È possibile utilizzare anche software di “anonimizzazione” per riportare abusi domestici o per evitare censura di regimi oppressivi.
Il “TOR” è un esempio di software utilizzato sia nel bene che nel male:
- nel bene per rendere anonimi i c.d. “whistleblowers” (individui che denunciano pubblicamente o riferiscono alle autorità attività illecite o fraudolente all’interno del governo, di un’organizzazione pubblica o privata o di un’azienda);
- nel male per coprire attività criminose.
Il Dark Web sarà sempre più sorvegliato e monitorato da parte delle autorità investigative, visto il potenziale uso ad opera di attività terroristiche o criminalità organizzata. Ma questo significa anche che, per accedere a questo tipo di contenuti, si farà sempre più ricorso a tecnologia di autenticazione forte, cifratura, anonimizzatori.
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Contenuti a cura di Giuliano Merlo